Girando a Pisa: corso di Video Food















































La torre è proprio storta. Non così la giornata trascorsa a Pisa per il corso di “Video food” per food blogger. Dalle 10 alle 5 orario continuato, per mettere il naso in un mondo nuovo: come si fa un video. Ad insegnarcelo il bravissimo Emanuele Martino, affiancato dalla effervescente e dolce  Aurora Cortopassi, meravigliosa. Guardate i video sui link dei siti: ne vale la pena.

Abbiamo affrontato, per iniziare, il problema dei mezzi. Cosa serve e cosa si può o non si può usare per un video. Dal momento che i blogger sono prevalentemente fotografi, il tema principale è stato quello di capire i limiti e i vantaggi di girare con una reflex. Una buona scoperta: fare un video decente con quella che credevamo essere solo una macchina fotografica si può.  Ciò che assolutamente va modificato invece è l’audio, di qualità insufficiente.
Serve investire in un microfono. Così come in una luce da applicare alla macchina. Può fare davvero la differenza, soprattutto se ci troviamo a girare fuori casa. E un cavalletto monopiede è altrettanto utile.
















































Seconda parte (entriamo nel vivo!): le regole di base

-Decidere soggetto e sceneggiatura, in modo puntuale; che significa averli in testa fotogramma per fotogramma. Per questo si prepara uno “storyboard”, la sceneggiatura, con tanto di indicazioni dettagliatissime non solo su ciò che succede sul set (movimenti, dialoghi, posizioni degli oggetti), ma anche su tutti gli aspetti tecnici che metterò in pratica, dai piani, alle inquadrature, alla successione delle sequenze.

-Bisogna imparare a ragionare in modo opposto alla fotografia. Mentre ogni foto è un capitolo a sé, completo e finito, in un video ogni inquadratura deve in qualche modo raccordarsi alla precedente e alla successiva, altrimenti è un mero succedersi di immagini
-Le tipologie di piano sono decisive per dare carattere e trasmettere “emozioni” di genere diverso: il dettaglio, il primo piano, il piano medio, il piano americano, la figura intera, il campo lungo. Ognuno di essi trasmette un senso diverso allo stesso soggetto ripreso.

-Il montaggio, ciò che rende il girato un vero video. Da una serie di riprese, ognuna incentrata su una parte della vicenda narrata, si arriva ad un unico video in cui vengono tagliate e montate insieme le parti scelte. Aggiungendo musiche ed effetti visivi o sonori e sovrapponendo scritte. Per fare questo ci sono vari programmi per Pc o Mac, che necessitano di un po’ di pratica, magari con l’aiuto dei tanti tutorial presenti in rete. I programmi principali: Adobe Premiere per Pc e Finale Cut per Mac.
















































































Un mondo nuovo, come sempre all’inizio un po’ spiazzante. Ma in fondo anche decidere di fare un blog lo è stato e partire con la fotografia o il ritocco con Photoshop forse lo erano di più. Il risultato però può essere davvero divertente ed entusiasmante; l’aspetto creativo in un video è il premio più invitante.

 Insomma, in questa ricetta ci sono tutti gli ingredienti per appassionarsi. Staremo a vedere……








































Un grazie ad AIFB per aver reso possibile tutto questo.



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