Il “parfait” (la
parola significa “perfetto”) è un semifreddo.
Per realizzarlo si usa una base neutra aromatizzata con vari
ingredienti, a seconda del gusto da conferire. La base può essere di due tipi:
una meringa svizzera o italiana (zucchero, albumi, acqua) o una pâte
a bombe (zucchero, tuorli, acqua). La prima è più indicata per
preparazioni a base di frutta, più leggere; la seconda per ingredienti come
frutta secca, cioccolato, caffè, ecc., il cui abbinamento ad una crema, quale
di fatto è la pâte a bombe, è consigliato. A questa base, dunque, si aggiungono
ingredienti che la aromatizzano e, per finire, della panna semi-montata, detta
anche “panna lucida”.
Schematizzando e generalizzando possiamo dire che un
semifreddo si ottiene così:
1 litro di panna semi-montata + 500 g di pâte a bombe o
meringa + ingredienti per differenziare il gusto
Premessa la teoria, diciamo però che anche molti tipi di
frutta fresca possono accordarsi in modo egregio con la base cremosa della pâte
a bombe. Come nel caso della pesca. In questo modo ho realizzato il mio
parfait.
Il parfait, essendo un semifreddo, si conserva nel
congelatore e come il semifreddo può dare qualche problema per essere estratto
dal contenitore in cui viene preparato. L’ideale è rivestire lo stampo usato
con della pellicola trasparente o della carta da forno, delle quali si lasciano
fuoriuscire i bordi dallo stampo: saranno come delle “lingue” da tirare per aiutarci a
sfoderare il dessert. È anche valido il sistema di immergere per qualche
secondo il fondo del recipiente in acqua (ma che siano realmente una manciata
di secondi, altrimenti potremo ritrovarci con il parfait sciolto). Si può anche
optare per i classici pirottini monoporzione usa e getta. Poco ecologici, molto
pratici. Io ho fatto così. Anche per evitare il rischio di servire… porzioni
triple!
Questa ricetta è tratta dal “Corso di formazione
professionale di pasticceria” della scuola di cucina “A tavola con lo chef”. Mi è stata
utile molte volte e l’ho proposta nei ristoranti in cui ho lavorato in diverse
versioni, a seconda degli ingredienti stagionali scelti. Una precisazione è
necessaria: se al posto delle pesche si desidera usare un altro ingrediente, le
dosi andranno di volta in volta modificate, perché le consistenze e percentuali
di acqua si modificano da prodotto a prodotto, così come la loro capacità di
aromatizzazione. Mi spiego: se, per esempio, voglio preparare un parfait al
cocco, non sarà la stessa cosa usare del cocco fresco o, al contrario, della
crema di cocco; così come non è la stessa cosa, a livello di intensità di
sapore e dolcezza, usare pesche fresche o invece sciroppate.
Dosi per 1 kg di
parfait
Guarnizione - 2 pesche fresche medie, 50 g di zucchero semolato, 2
cucchiai d’acqua: taglia le pesche a spicchi e mettile in un padella
antiaderente con lo zucchero e l’acqua; lascia che lo zucchero si sciolga e fai
caramellizzare gli spicchi girandoli da
ogni lato per 5 minuti circa. Fai raffreddare. Rivesti uno stampo capiente con
pellicola trasparente o carta da forno. Adagia sul fondo gli spicchi di pesca
di guarnizione. Metti nel congelatore.
Crema di pesche - 200 g di marmellata di pesche, 100 g di pesche
sciroppate: frulla la marmellata con la frutta sciroppata fino ad
ottenere una crema. Tieni da parte.
Pâte a bombe - 150 g di zucchero semolato, 125 g di tuorlo d’uovo, 45
ml d’acqua: metti acqua e zucchero in un pentolino e portali alla
temperatura di 121 °C. Versa questo sciroppo a filo sui tuorli e
contemporaneamente monta il composto con le fruste o in planetaria fino a
raffreddamento (è sufficiente che diventi tiepido). Se necessario, una volta
diventato gonfio e spumoso puoi tenerlo qualche minuto in frigorifero coperto.
500 ml di panna liquida: monta la panna finché diventi lucida
(semi-montata). È necessario che non sia fermissima perché altrimenti non
riuscirai ad incorporarla in modo uniforme agli altri ingredienti.
Unisci la pâte a bombe alla crema di pesche fatta in
precedenza, amalgamando con una leccarda con movimenti dal basso verso l’alto.
Aggiungi la panna incorporandola allo stesso modo. Versa il composto nello
stampo con le pesche e rimetti tutto nel congelatore. Il parfait è pronto dopo
circa 4 ore.
Mi trovi su Facebook:
Che dire in un pomeriggio di caldo infernale se non...magari !!! Io opto per la versione recipiente rivestito perché il fatto di immergere il recipiente nell'acqua mi fa sempre sudare le mani...immagino sempre il mio semifreddo sciolto sui piedi ! Brava Giovanna...come sempre, semplice ma perfetta.
RispondiEliminaUn bacio,
Marina
Ah ah ah! Riesci sempre a strapparmi una risata. Grazie! Un abbraccio
RispondiEliminaChe golosità! Mi segno la ricetta per provarlo quanto prima! :)
RispondiEliminaGrazie bella! Se provi fammi sapere 😊 Un abbraccio
EliminaGrazie per l'ottima spiegazione. Se volessi invece sostituire la pàte a bombe con la meringa italiana le dosi? Grazie ancora
RispondiElimina