Mi sono ispirata ad un piatto dello chef Davide Tamburini , che a sua volta richiama una ricetta tradizionale : la
‘ncapriata (incapriata), ossia purè di fave e cicoria mangiati assieme con del
buon olio dal gusto robusto. La ricetta è collocata in Basilicata e Puglia e
prevede l’uso di fave secche.
Nella mia rivisitazione, invece, ho optato per le fave fresche, visto che adesso sono
eccezionali, alle quali aggiungo del pecorino romano, richiamando così la nota
“coppia” tipica delle scampagnate primaverili.
Al posto della cicoria ho usato il tarassaco (raccolto personalmente da me nella campagna romana… ); lo trovo simile per consistenza e retrogusto amarognolo alla cicoria, ma estremamente più saporito. Il tarassaco ha proprietà depurative notevoli; dovremmo mangiarne sempre. Dallo chef Tamburini ho copiato la presentazione, cioè l’idea di inserire il purè di fave in una corolla di rapa. Nel mio caso, di sedano rapa. La sua dolcezza alleggerisce l’amaro delle fave e del tarassaco. Vediamo come si fa.
Al posto della cicoria ho usato il tarassaco (raccolto personalmente da me nella campagna romana… ); lo trovo simile per consistenza e retrogusto amarognolo alla cicoria, ma estremamente più saporito. Il tarassaco ha proprietà depurative notevoli; dovremmo mangiarne sempre. Dallo chef Tamburini ho copiato la presentazione, cioè l’idea di inserire il purè di fave in una corolla di rapa. Nel mio caso, di sedano rapa. La sua dolcezza alleggerisce l’amaro delle fave e del tarassaco. Vediamo come si fa.
Foglie di tarassaco e fave fresche |
Ingredienti per 4
persone circa
Per il tarassaco
200 gr. di tarassaco, 2-3 cucchiai d’olio d’oliva robusto, sale:
lavate le foglie e sbollentatele per 5
minuti in acqua salata; saltatele in padella con dell’olio e salate se
necessario.
Per il purè di fave
200 gr. di fave fresche sgusciate, ½ cipolla bioda, ½ bicchiere
di brodo vegetale (o brodo di cottura della cicoria/tarassaco), sale, pepe, 2
cucchiai d’olio, 2 cucchiai di pecorino: fate ammorbidire a fuoco dolce la
cipolla tritata grossolanamente nell’olio; aggiungete le fave e il brodo;
lasciate cuocere per mezz’ora circa a fuoco basso e con copercgio. A fine
cottura salate e pepate. Passate al mixer le fave insieme al pecorino grattato e
riducete il tutto ad una crema consistente (aggiungete il liquido di cottura
poco per volta mano a mano che frullate le fave, fino a che il composto avrà
raggiunto la giusta morbidezza).
Per le corolle di
sedano rapa
½ sedano rapa, 1 bicchiere di latte, 1 bicchiere d’acqua, sale pepe: sbucciate
il sedano rapa e fatelo bollire per circa 20 minuti nel latte e acqua che
avrete salato e pepato. Quando si è ammorbidito, scolatelo e fatelo raffreddare.
Tagliate delle sottili fette circolari;fate un’incisione su metà diametro e
sovrapponete le due estremità in modo da formare dei coni, al centro dei quali
metterete il purè di fave.
Molto altro su cibo e agroalimentare
nella mia pagina facebook:
Te ha quedado muy bonito este plato, y muy interesante. Gracias por pasar por mi blog. Me quedo para
RispondiEliminaseguirte. Bs.
Julia y sus recetas.
Grazie Giulia, we keep in touch :-)))
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