Se parliamo
di clafoutis, affidiamoci ai Francesi. Io ho scelto una ricetta del
pluristellato Eric Fréchon, tratta dalla collana “Un chef dans ma cuisine”. Ad
essere rigorosi, questo “dolce”, originario della regione di Limousin, si
prepara con le ciliegie, nere e dolcissime, tuffate in una sorta di pastella a
base di latte, zucchero e uova e chiuso in forno, da cui sprigionerà aromi
incredibili. Ma se il suddetto chef ne ha prodotte 60 varianti, dolci e salate, mi fido…. Prendo
quella alle albicocche e, per non dimenticare che siamo in pieno periodo di ciliegie
e che sto facendo un clafoutis, ci tuffo anche le deliziose sfere color sangue.
Il risultato è morbido, cremoso, umido al punto giusto, non troppo dolce, dagli
aromi a contrasto.
Dosi per 8
stampini monoporzione
Per la
farcitura
400 gr. di
albicocche biologiche, 40 gr. di burro, 40 gr. di miele millefiori: sciogliere
il burro e il miele in una padella antiaderente e fare un caramello biondo; aggiungere
le albicocche tagliate a metà e private del nocciolo. Lasciarle caramellare per
5 minuti da entrambe le parti. Togliere dal fuoco
200 gr. di ciliegie:
lavare accuratamente ed eliminare il picciolo, ma lasciarle intere.
Per l’impasto
1dl di
latte, 3 rametti di verbena, un pezzetto di bacca di vaniglia (o 10 gr. di
zucchero a velo vanigliato): far scaldare il latte, immergervi i rametti e la
vaniglia e lasciare in infusione fino a raffreddamento. Poi, filtrare.
2 uova + 2
tuorli , 2 dl di panna liquida, 50 gr. di zucchero di canna finissimo, 30 gr.
di maizena: unire le uova, la panna e il latte aromatizzato; aggiungere lo
zucchero e la maizena e amalgamare il tutto accuratamente.
Per gli
stampini
30 gr. di
farina di mandorle, 20 gr. di burro: imburrare gli stampini e cospargere il fondo
con abbondante farina di mandorle.
Adagiare una
o due albicocche e alcune ciliegie sul fondo degli stampini. Ricoprire con l’impasto.
Mettere in forno a 170°C per 35 minuti circa.
Nota: questa
dose di zucchero darà un clafoutis non troppo dolce; eventualmente è possibile
aumentare la dose senza compromettere il risultato finale. Nel dubbio che lo
zucchero non si sciolga del tutto, è possibile unirlo al latte quando viene scaldato,
invece che al momento di preparare l’impasto.
Segui le novità gastronomiche e
le informazioni sul mondo del cibo:
Ma sai che non ho ancora mai provato un clafoutis?? Non so nemmeno perché, e me lo chiedo soprattutto ora che guardo le tue foto e mi viene di allungare una mano e prenderne una bella cucchiaiata! :) Squisito davvero!
RispondiEliminaÈ una preparazione semplice e richiede poco tempo. Provala, si può fare anche in una teglia grande e servire per una merenda, magari con un po' di gelato accanto.... :-)))
RispondiEliminaCiao tesoro, lo sai che ieri proprio leggevo che quando non è fatto con le ciliegie si chiama in un altro modo e manco morta mi ricordo qual'è... Mi piace con le albicocche... una vera bontà! Un bascione!
RispondiEliminaGrazie Patty, grazie davvero. Approfondirò l'argomento... Un abbraccio
RispondiEliminasarà semplice, ma è anche tanto invitante. Complimenti anche per la foto.
RispondiEliminasemplice, ma anche tanto invitante. Complimenti anche per la foto.
RispondiEliminaUna delizia da mangiare prima con gli occhi!
RispondiEliminaGiovanna ciao, grazie per essere passata dal mio blog. Ma tu, oltre ad essere una professionista di cucina, sei anche una bravissima fotografa!
RispondiEliminaOra i complimenti te li faccio io...
Un saluto e ti auguro buona settimana. Lorena