Pochi giorni fa ho assistito alla presentazione di uno stupendo libro dell’enologo Andrea Zanfi, “Il romanzo del Sangiovese”. Gli dedicherò senz’altro un post nei prossimi giorni, poiché si tratta di un’opera davvero interessante, che raccontando del vino, in realtà ci parla dell’amore per la nostra amata terra. Alcune immagini di quest’opera mi hanno riportato con la memoria alle estati trascorse nella campagna toscana con i miei nonni. E’ lì che ho imparato quanto sia importante li legame con le tradizioni contadine, da cui volenti o nolenti proveniamo noi Italiani. La vita dei miei nonni era scandita dai tempi della natura, dei frutti da raccogliere, delle vendemmie da fare, degli animali da accudire. E i piatti cucinati erano anch’essi l’espressione di quel ritmo, molto più lento e, oggi mi sento di dire,o raffinato.
La panzanella è uno dei piatti più rappresentativi della mia
infanzia ed è costantemente presente
sulla mia tavola quando arriva l’estate; lo associo inevitabilmente ai pranzi
all’aperto, sulle lunghe tavolate di legno, accanto a formaggi e salumi
eccellenti e ovviamente a del buon vino.
La sua essenza contadina è ben rappresentata dagli ingredienti : pane, pomodoro, olio. Ma anche dal dover essere condita utilizzando le mani, strizzando e compriemendo i pezzi di pomodoro contro i pezzetti di pane... altrimenti la panzanella non si insaporisce come dovrebbe. Se affidate questo lavoro ad un bambino, lo fate felice.
Che nostalgia……
Dosi per 4 persone.
400 gr. di pane toscano senza sale (o pane di Terni):
tagliare il pane a fette e poi farne una dadolata. Lasciarla da parte per un
paio di giorni, poiché la ricetta prevede l’uso di pane raffermo.
6 pomodori ramati da
sugo ben maturi, un cucchiaio di capperi, mezza cipolla rossa di Tropea, 2
coste di sedano, 2 filetti di acciughe, sale olio, pepe e aceto: fare una
dadolata piccola dei pomodori, cercando di non disperderne il succo; metterli
in una ciotola e unire la cipolla e il sedano tagliati a julienne (fettine
sottili), i capperi e le acciughe tritate; condire con due cucchiai di aceto e
abbondante olio. Lasciar insaporire per qualche ora.
Versare i pomodori
conditi sui pezzetti di pane e amalgamare il tutto. Questa operazione riesce
bene con le mani, poiché lo scopo è quello di far imbibire e insaporire
completamente il pane. Lasciare la panzanella in frigorifero per un’ora e poi
servire.
Panzanella impiattata in versione "cittadina" |
Buona campagna a tutti!
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