La ribollita toscana che riporto rappresenta piuttosto
fedelmente la ricetta che si trova nelle zone tra Siena e Firenze. Dico “piuttosto”
perché, come per la maggior parte dei piatti locali tradizionali, ne esistono
infinite versioni e ogni donna di una certa età ha la propria personale che si
tramanda di madre in figlia. Qui dirò di madre in figlio, perché ho imparato a
cucinarla attraverso mio padre.
Ci sono due elementi importanti che la caratterizzano: l’uso
del pane senza sale toscano e l’aggiunta di una dose generosa di cavolo nero.
Riguardo al pane, se non si ha quello, è meglio non fare la ribollita. Inoltre dovrebbe essere un pane avanzato (come accadeva in origine, quando si preparava questo piatto per recuperare gli avanzi di pane e di zuppe), cioè conservato per qualche giorno, perché ha poca umidità all'interno. Per il
cavolo nero, si può sostituire con vari tipi di verza, ottenendo un risultato
diverso ma buonissimo comunque.
Ingredienti per 6-8 persone
1 costa di sedano, 1 cipolla grande, 3 carote medie, 3
patate medie, 3 zucchine, 150 gr. di spinaci, 150 gr. di bieta , 150 gr. di
cavolo nero, 250 gr. di fagioli borlotti, 150 gr. di pomodori in pezzi (o
passata di pomodoro), sale pepe, 3 cucchiai d’olio d’oliva saporito: tagliare a
pezzetti di mezzo cm di lato (bronuoise) con il sedano, una carota e la cipolla
e mettere a soffriggere con l’olio in una pentola capace e alta. Pulire le
verdure a foglia e tagliarle grossolanamente; tagliare il resto degli
ingredienti in pezzi di 1 cm di lato circa (mirepoix). Unire tutto nella pentola
con il soffritto. Aggiungere 1 ,5 litri
d’acqua, il pomodoro, il sale e il pepe.
Portare a bollore e lasciar cuocere per 30 minuti circa a fuoco dolce. A fine
cottura aggiungere i faglioli borlotti precedentemente cotti.
600 gr. di pane senza sale di qualche giorno, 3 cucchiai di
parmigiano: tagliare il pane a fette, dividere le fette ametà. Sistemarle sul
fondo di un tegame largo e basso (meglio sarebbe in un coccio). Ricoprirle con
mestoli di minestrone bollente. Non necessariamente si dovrà usare tutto: ci deve
essere una proporzione più o meno equivalente tra pane e verdure. Attendere che
il pane si sia imbevuto e ammollato. Mettere sul fuoco vivo e girare per far
rompere il pane, amalgamando tutti gli
ingredienti tra loro. Condire con olio possibilmente toscano (dal sapore
deciso) e con parmigiano. Lasciar riposare.
Al momento di servire, rimettere una seconda volta sul fuoco
la ribollita, rigirandola ancora. Se dovesse attaccarsi un po’ o formare una
leggera crosticina sul fondo del tegame, meglio ancora: sarà più saporita.
Per la ricetta del pane senza sale vedi qui
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Ma soprattutto... pane cotto a legna e cavolo nero che abbia avuto almeno una gelata!
RispondiEliminaCosì diceva sempre mia nonna! ;-)
Grande nonna! Beh, in questo mese una bella gelata c'é stata. Per il pane...assolutamente d'accordo. Grazie, un abbraccio
EliminaSai che questo è un piatto che non ho mai assaggiato! devo rimediare perchè mi incuriosisce, bella la tua preparazione. Brava Giovanna un abbraccio a presto!!
RispondiEliminaÉ tanto buono quanto "bruttino" nell'aspetto. Ma se la mangi ti affezioni!
RispondiEliminaA presto e grazie!
Non linciatemi, non sono un cuoco... ma grazie a Giovanna posso provare a fare la ribollita, per la prima volta! in casa però avevo la verza, che ho usato al posto di spinaci e zucchine (finite dalla bimba che le adora, quasi quanto le carote...).
RispondiEliminaGrande porfido! non bisogna essere cuochi per fare la ribollita. solo aver voglia di mangiare bene. Grazie a te.:-)))
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