Gli spaghetti cacio e pepe sono un classico della cucina
laziale. La maggior parte dei testi che riportano questa ricetta sostengono sia
la prova del nove per un cuoco. Perché è oggettivamente difficile mantecare
pecorino e pasta e ottenere uno spaghetto cremoso al punto giusto, tutto in una
manciata di secondi . Qual’è la difficoltà? Che il pecorino rischia di
ammassarsi o compattarsi a contatto di un calore eccessivo; inoltre non è
semplice trovare il giusto equilibrio tra dose di materia grassa ( formaggio) e
dose di liquido (acqua di cottura), sapendo che se si sbaglia non c’è
possibilità di rimedio, cioè bisogna ripartire con altro formaggio da capo.
Cosa fanno i cuochi? Due possibilità:
-un abile e veloce lavoro di polso per far saltare la pasta in padella
riuscendo a mantenere (a occhio) il dosaggio degli ingredienti e la temperatura.
-una “crema” di pecorino, pepe e acqua di cottura della
pasta preparata a parte e aggiunta agli spaghetti fuori dal fuoco.
La seconda possibilità è senz’altro più praticabile. I
ristoranti romani “doc” in cui ho provato il cacio e pepe adottano questo
sistema. Stesso discorso per quanto riguarda me e i cuochi /chef con cui ho
lavorato.
Circa la ricetta originale, ne ho viste e lette di
tutti i tipi. Lasciando da parte le versioni con aggiunta di ingredienti altri,
tipo burro o panna, e attenendosi ai soli due necessari, il pecorino e il pepe,
non c’è alcun accordo sulle dosi. Ada Boni, nel “Talismano della felicità” (1999,
Ed. Colombo) riporta per 600 gr. di spaghetti solo 100 gr. di pecorino romano.
Per il mio gusto è davvero poco. Ma qui forse si apre un discorso troppo lungo
che collega cibo e cultura alimentare; come si sono modificati gli stili
alimentari? E le materie prime? Sarei curiosa
di sapere come fosse il sapore del pecorino negli anni ’30 0 ’50.
Ultima nota. Oggi si usa servire il cacio e pepe in
abbinamento a paste all’uovo, tipo tonnarelli. Probabilmente per “nobilitare” o arricchire un piatto di per sé
molto semplice. E in questa direzione vanno anche gli abbinamenti con altri
ingredienti. Per esempio verdure (cacio pepe e carciofi) o pesce (cacio pepe e crostacei).
Dosi per 4 persone
350 gr. di spaghetti: versare gli spaghetti in acqua bollente leggermente salata
Mentre la pasta
sta cuocendo:
150-200 gr. di pecorino romano grattatugiato, 1 cucchiaino
colmo di pepe nero macinato: unire pepe e pecorino in un contenitore.
Aggiungere un mestolo di acqua di cottura della pasta (l’amido contribuisce a
che la crema si formi e si leghi) e frullare brevemente con il frullatore a
immersione, quel tanto che basta ad
amalgamare il pecorino e ad evitare che crei grumi). A questo punto verifcare
la consistenza e aggiungere ancora acqua di cottura. Si deve ottenere un
composto della consistenza di una besciamella lenta. Il segreto è aggiungere l’acqua
a piccole dosi: si è sempre in tempo per unirne un po’ di più.
Scolare gli spaghetti al dente, tenendo da parte un
bicchiere di acqua di cottura (qualora risultassero troppo asciutti). Versare la
crema di pecorino e gli spaghetti in una boulle capace e amalgamarli girandoli
e rigirandoli affinché si in saporiscano e si leghino alla crema.
Pepe nero in grani: tritare grossolanamente a coltello del
pepe nero e aggiungerlo agli spaghetti.
Se la prova del nove è stata superata....servire subito!
mi autoinvito.. porto quello che vuoi!!^_^
RispondiEliminaMagari! Sarebbe fantastico...
EliminaQuesto piatto l'ho sempre desiderato ma mai cucinato, grazie per la ricetta. Se puoi Giovanna passa da me, c'è una sorpresa per te, spero ti faccia piacere. Bacioni, a presto. Mi sono unita ai tuoi lettori fissi, così non ci perdiamo di vista.
RispondiEliminaGrazie Stefania! Arrivo.... :-))
EliminaUn must, uno di quei piatti che ricordano spaghettate insieme ad amici, magari arrivati all'ultimo momento. Irresistibili!
RispondiEliminaMantecatura perfetta. Io adoro la Cacio e pepe!
RispondiEliminaCiao Giovanna, sono corsa da te a conoscerti perché attratta dal tuo bellissimo sorriso e dal tuo sguardo pulito. Sei una bella persona, è bella la tua storia e ammiro quello che sei riuscita a diventare.Teniamoci in contatto.
RispondiEliminaGrazie Antonietta, Certo che ci teniamo in contatto! A prestissimo!
EliminaUN grande classico che non tramonta mai ,io sono molto legata alla tradizione,ed amo anche fantasticare e scoprire vari abbinamenti,ed anche cucina straniere complimenti per le tue ricette ed il blog
RispondiEliminaGrazie Lara. A presto... :-D
Eliminabuono cacio e pepe!
RispondiEliminabuona serata
Vale
Ciao Valentina! Bello che tu sia qui! Un abbraccio...
RispondiEliminaCiao Giovanna,
RispondiEliminatanta roba...è un piatto moooooooooolto difficile...sono romano e parlo per esperienza...saperlo fare è difficilissimo, mentre sbagliarlo è un attimo.
Ti aspetto sul mio blog
ciaooo
Hola Giovanna! Me encanta la pasta y siempre que puedo voy a ver diferentes recetas. La tuya es deliciosa y sencilla, me ha gustado mucho.
RispondiEliminaSaludos!