Per gli amanti del tè al limone questa può essere l’idea in più da aggiungere alla pausa delle 5. Mi è venuta in mente inaugurando il servizio da tè regalatomi dalla mia Amica di una vita Annamaria. Ci siamo conosciute quando avevamo pochi mesi di vita; purtroppo non ci ricordiamo niente di quel giorno, of corse, ma pare sia stato memorabile. Volevo dare importanza a questo tè in nostro onore e allora ho pensato alla fetta del limone come ad un piccolo gioiello allegro da mettere a contrasto con l’austerità della bevanda in questione, amarognola e scura.
Le dosi permettono
di preparare venti-venticinque fette che possono essere conservate in
frigorifero e usate nell’arco di un paio di settimane, immerse nella tazza di
tè o anche sgranocchiate da sole.
2 limoni biologici, 8 cucchiai di zucchero: tagliare i
limoni a fette sottili e disporli su una teglia larga, allineati su carta da
forno. Ricoprire ogni fetta con metà dello zucchero e mettere in forno a 80-100
gradi finché lo zucchero si sarà totalmente sciolto formando un caramello
trasparente (ci vorrà almeno un’ora). Verificare che le fettine siano
abbastanza secche, cioè abbiano perso buona parte dell’acqua in esse contenuta.
Girarle sull’altro lato e ripetere l’operazione ricoprendo nuovamente con il
restante zucchero. Mettere nuovamente in forno e attendere la
caramellizzazione.
Sfornare e lasciare asciugare. Il caramello si seccherà formando una copertura
dolce e croccante.
Conservazione: preparare dei piccoli rettangoli di carta da
forno. Spolverare ogni fetta con ulteriore zucchero, semolato o a velo, e
metterla nella carta. Riporre le fette in un contenitore chiuso in frigorifero.
Oltre a zuccherare moderatamente il tè, l’aroma di limone
sprigionato è molto intenso e profumato perché vengono esaltati gli oli
essenziali contenuti nella scorza del limone.
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RispondiEliminadomani proverò a fare il limone caramellato. ovviamente sembra sempre tutto facile quando voi cuochi spiegate la teoria. poi la pratica si rivela sempre un disastro cosmico, le pareti della cucina sono tutte imbrattate di generi alimentari vari, i fornelli non ne parliamo, il forno ha gli schizzi di torte scoppiate e il lavandino è nascosto sotto una pila di pentole incrostate. io sono sempre piena di farina addosso anche quando ho dovuto lavorare solo con lo zucchero e il burro, la cena è decisamente non commestibile e l'unica cosa da fare è alzare il telefono e chiamare il pizzettaro sotto casa. aspettando che la mia amica di sempre mi inculchi un po' della sua scienza...
RispondiEliminaAnche le cucine dei cuochi sono piene di farina e di macchie, nonché di ricette andate male. Ma continuando a provare si riesce sempre. :-D bacissimi
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