Frequentando i mercati della Terra di Slow Food non si
finisce mai di imparare. Ho scoperto un legume ottimo: la roveja. Ha un seme di
dimensioni simili al pisello, un colore marrone tipo lenticchia, il sapore e la
consistenza molto simili al fagiolo: è l’essenza della “leguminosità”. Ogni
volta che mi imbatto in un cibo che può
sostituire il consumo di carne, in quanto ricco di proteine, non me lo lascio
scappare.
La roveja è un presidio Slow Food, cioè una coltivazione
protetta affinché non scompaia. La
Fondazione Slow Food aiuta i piccoli produttori a continuare a fare il loro
lavoro, ottenendo numerosi risultati: conservare la biodiversità, limitare
l’abbandono dei terreni, sostenere il lavoro contadino. Continuando a coltivare la terra, anche attraverso
micro- produzioni, si impedisce che tanti terreni cadano nelle mani sbagliate,
quelle di chi vuole solo immense.... colate di cemento.
L’etichetta della confezione che ho acquistato, come tutte
quelle dei prodotti dei Presidi, è completa di ogni informazione circa la
tracciabilità dell’alimento. Non si può barare, insomma: il consumatore sa
esattamente cosa acquista.
E perciò io compro e mi accingo a cucinare qualcosa
che ha origini antiche, probabilmente uno dei dei primi legumi coltivati nella
storia dell’uomo.
Roveja al pomodoro con crema di broccolo verde
Dosi per 4-6 persone
250 gr. di roveja, 2 piccoli scalogni (o in alternativa 1 cipolla tagliata a metà): dopo ave tenuto in ammollo il legume per almeno 12 ore (o una notte), cuocerlo in abbondante acqua non salata aromatizzata con la cipolla. Tutti i legumi si mettono a cuocere partendo dall’acqua fredda e sobbollire a fuoco moderato. Dopo circa 40 minuti, controllare la cottura.
½ carota, 1 costa di sedano, ½ cipolla, 2 filetti di acciughe sott’olio, 200 gr. di salsa di pomodoro: fare un soffritto con le verdure tagliate a piccoli dadini; aggiungere le acciughe e farle sciogliere; unire la roveja cotta e scolata e la salsa di pomodoro. Portare ad ebollizione e lasciar cuocere per 10 minuti. Salare e pepare.
Per il broccolo verde o romanesco
300 gr. di broccolo verde: bollire le cime del broccolo in
abbondante acqua salata, quel tanto che basta a renderlo tenero ma scolandolo prima
che perda il colore verde vivo.
4-5 foglie di lattuga, 2 cucchiai d’olio: tagliare le foglie
e saltarle 2 minuti in padella con olio e sale.
Sale olio, pepe, 2 cucchiai di pecorino grattato, acqua di
cottura del broccolo: passare al frullatore a immersione il broccolo e la
lattuga, ottenendo una crema verde. Insaporirla con olio, sale pepe e pecorino.
Servire la roveja al pomodoro ben calda adagiandola su un
letto di crema di broccolo tiepida e accompagnare con pane tostato o crostini.
E’ un piatto unico , perché fornisce le proteine dei legumi, i carboidrati del
pane e le vitamine, minerali e fibre del broccolo (ottimo anti-tumorale, tra
l’altro).
Per informazioni dettagliate sulla roveja:
http://www.fondazioneslowfood.it/pagine/ita/presidi_italia
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