Buono, versatile e soprattutto pratico, potrei vivere di solo pilaf: lo prepari la mattina e lo trovi pronto per la cena. E' l'esatto contrario del risotto, da preparare rigorosamente al momento.
"Pilaf" o "pilaw" deriva dal persiano pilaou e significa "riso bollito".
Io lo uso soprattutto quando preparo dei piatti di carne come il pollo al curry, che essendo un piatto orientale richiama una preparazione del riso di questo tipo. Ma è fantastico anche creare piatti fusion, per esempio accompagnando il pilaf con dello spezzatino al sugo o un classicissimo nostrano brasato al vino. E ancora è fantastico accostato al gulasch e al chili con carne.
Il tipo di riso da usare dovrà essere il patna o il basmati. in caso si voglia usare un riso italiano, optare per il Carnaroli.
Vediamo come si prepara.
Dosi per 4 persone
2 lt di brodo vegetale o di carne (a seconda del cibo che il riso accompagnerà): preparare il brodo e lasciarlo sul fuoco a sobbollire dolcemente.
Brodo di carne |
Travasare in una teglia da forno e coprire con il brodo in modo che superi il riso di 1/5 del suo volume; embra difficile, in realtà a occhio si copre il riso di mezzo centimetro. Lasciar cuocere per 18 minuti a 180 °C sigillando la teglia con carta di alluminio. Verso la fine della cottura controllare il riso: se è asciutto e disseminato di piccoli avvallamenti, significa che è pronto.
Quando il pilaf è pronto, sgranarlo con una forchetta, metterlo su un piatto largo di portata e unire al centro la preparazione che deve guarnire.
Per gli appassionati di arte orientale, la ciotola decorata in blu è cinese, risalente alla dinastia Ming, periodo 1600. Per il riso questo ed altro....
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