Lezione n° 50
Spaghetti o bucatini? Cipolla si o no? Guanciale o pancetta? Equivoci e miti da sfatare grazie all’aiuto delle fonti più accreditate (vedi link in basso).
Partendo dalle origini, la pasta
all’amatriciana derinando il suo nome
dalla cittadina di Amatrice ha natali abruzzesi, perché in passato il paese era
in provincia de L’Aquila e non di Rieti. E’ una ricetta diffusasi nel Lazio e
soprattutto a Roma grazie alle transumanze dei pastori che giungevano
dall’entroterra fino verso la capitale.
Ad Amatrice viene preparata con gli spaghetti,
mentre nella versione romana è nota quella
con i bucatini. Personalmente, le dimensioni “corpose” del bucatino mi
sembra si sposino meglio con il sapore pieno e invadente del guanciale e del
pomodoro, cioè riescano a tener loro testa. Detto ciò, ripeto sempre che in
cucina ognuno deve adottare le varianti che preferisce, se no che gusto
c’è?
La versione originaria del piatto era senza
pomodoro, solo con pecorino e guanciale, nella versione oggi conosciuta come
pasta “alla gricia”. Il guanciale è indispensabile, senza non è più
amatriciana.
Per quanto riguarda la cipolla, non c’è nella
ricetta tradizionale; è anch’essa una variante attuale e più legata alla
preparazione romana. A me che adoro la cipolla sembra un’aggiunta assai
azzeccata, ma certo il piatto perde un po’ della sua dolcezza.
Val la pena ricordare che il pecorino è un
prodotto DOP. Il pecorino romano (prodotto oltre che nel Lazio, anche in
Toscana e Sardegna) rispetta la lavorazione tradizionale con aggiunta di caglio
d’agnello. Mi viene in mente un fatto
divertente. La cucina laziale utilizza molto il pecorino, oltre all’immancabile
parmigiano. Quando vengono serviti entrambi a tavola, i commensali sono sempre
in difficoltà nel riconoscere l’uno o l’altro. Mi sembra curioso, dal momento
che il parmigiano è giallo e il pecorino quasi bianco: Specie se
messi l’uno accanto all’altro, la differenza è macroscopica.
Valori nutrizionali del pecorino per 100 gr.:
Acqua: 31,9 gr.
Proteine: 26 gr.
Lipidi (grassi): 33,1
Zuccheri: 1,8 gr.
Colesterolo: 90 mg
Kcal: 409
Calcio: 900 mg
Fosforo: 589 mg
Vitamina A (retinolo): 480 mg
Valori nutrizionali del guanciale per 100 gr.
Acqua: 22,19 gr.
Proteine: 6,28 gr.
Lipidi (grassi): 69,60 gr.
Zuccheri: 0
Sodio. 25 mg
Potassio: 148 mg
Kcal: 655
Dosi per 5-6 persone
125 gr. di guanciale ,1 cucchiaio d’olio d’oliva
(facoltativo perché il guanciale rilascia molto grasso durante la cottura), 1
pezzetto di peperoncino, una spruzzata di vino bianco secco: in una padella
preferibilmente di ferro mettere l’olio e il peperoncino; aggiungere il
guanciale tagliato a dadini o a e
rosolare a fuoco vivo. Sfumare con il vino bianco e farlo evaporare per un paio
di minuti. Togliere dal fuoco e sgocciolare i pezzi di guanciale quando sono
ben dorati e croccanti. Tenerli da parte coperti.
8
pomodori San Marzano pelati e senza
semi oppure400 gr. di pomodori pelati in scatola: spezzettare i pomodori e aggiungerli nella padella utilizzata per
il guanciale. Far cuocere per pochi minuti.
Aggiungere il guanciale alla salsa di pomodoro ed
eventualmente aggiustare di sale. Lasciare insaporire e amalgamare sul
fuoco per qualche minuto ancora.
500 gr. di bucatini, 100 gr. di pecorino: cuocere
la pasta in abbondante acqua salata; scolarla ed unire metà del pecorino,
mescolando affinché si fonda. Poi aggiungere la salsa. Mantecare il tutto e
servire aggiungendo altro pecorino.
Per saperne di più:
www.comune.amatrice.rieti.it
www.valori-alimenti.com
www.pecorinoromano.com
M. Guarnaschelli Gotti (a cura di), "Grande enciclopedia della gastronomia" (2012)
L. Jannattoni, "La cucina romana e del Lazio"(2003)
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